Intervista a:
May

Si occupa di:
Management, Booking

Sito Web
I Did It Again - IDIA








[intervista Borchiata in Chiave Alfabetica:

Dama Daino conversa con May Manager]

ALCHIMIA E AGENZIA
Operare per promuovere altri. Perché?

Perché personalmente non ho Opere mie da promuovere. Alchimia è parola ‘magica’. L’Alchimie des Ténèbres è il nome che scelsi per fondare l’Agenzia di Management, Booking e Promo Underground in Francia nel 2009, diventata poi L’Alchimie Agency e recentemente I.D.I.A.
Per alcuni anni mi sono esibita: spettacoli di danza e cabaret, puro café théatre. Mi divertivo, ma col tempo mi sono stufata. Essere dall’altra parte del Palco è diverso: meno egotico e meno immediato, ma mi gratifica maggiormente e mi dona soddisfazione, potente e altra.


BRAVURA E BRUTALLARA
Nel Multiverso Metallaro, perché scegliesti di rappresentare gruppi estremi o “di nicchia”?

Non mi piace il termine ‘nicchia’ (che è una sorta di sottobosco nell’Underground). Per me non è sinonimo di qualità e, per la maggior parte delle band, è una trappola: è un termine settario. Io lavoro con – e per – l’Underground.
Lavorare con band conosciute porta soldi facili e notorietà: l’ho fatto spesso per conto di altre agenzie, ma non mi divertivo e non condividevo il modus operandi. Esistono miriadi di bravissime band Underground, nazionali e internazionali, in cerca di serietà e di professionisti specializzati per quanto concerne il Management, la Promozione e il Booking.
La maggior parte di chi suona nell’Underground ha un lavoro alimentare, poca conoscenza dell’ambiente e pochissimo tempo per potersi occupare anche del lato ‘commerciale’. Lavorare con band sconosciute o poco conosciute per diffondere i loro spartiti – è una sfida: richiede passione e abnegazione, tanto lavoro, tanta pazienza, competenza infinita. È un delirio molto stimolante.
Per quanto riguarda invece il perché dell’Xtrem – forse lo prediligo non essendomi mai piaciute le cose tiepide (in ogni ambito)! Battute a parte, ascoltare musica Xtrem mi ha sempre aiutata a pulirmi dalle ‘scorie’ energetiche negative e a canalizzare una certa rabbia, una rabbia certa. Una sorta di catarsi insomma.


CONOSCENZA
I migliori e i peggiori che incontrasti? [Non esigo nomi: soltanto cognomi].

I migliori in assoluto senza alcun dubbio: Gabriel Mafa dei Negura Bunget (rimarrà sempre presente nel mio cuore, anche per la sua dolcezza) e Sakis Tolis dei Rotting Christ (uno dei migliori frontman di sempre, disponibile, comprensivo e dalla mentalità sbrigliata). Per quanto riguarda i peggiori (cercherò di essere delicata e diplomatica): i disonesti e le pseudo ‘rockstar’ (l’arroganza, l’ignoranza e la maleducazione che procedono di pari passo) meritano soltanto uno sdegnato silenzio.
Mi fermo qui. Il resto, nel dettaglio, lo svelerò nel libro che prima o poi pubblicherò.
[Dlìn Dlòn, comunicazione di servizio: si avvisano editori truffaldini che May vanti Daino da guardia; N.d.R.].


DESTINO
Credi a Crono? Un gruppo vale se vince il tempo o ogni tempo ha il suo gruppo?

Più che a Crono credo all’Intelligenza del gruppo meritevole. Un gruppo oggi vale se ha la mentalità adatta per muoversi nell’ambiente, se capisce l’importanza di interagire nel modo giusto con chi ci lavora e se dialoga col pubblico che cambia. Questo fa sì che un gruppo duri nel tempo. Un esempio? I Rotting Christ: hanno saputo farsi amare anche dalle nuove generazioni grazie ad un’evoluzione nello stile (che piaccia o meno ai puristi), costruendo ottime relazioni con gli addetti ai lavori e con il pubblico.
Ovvio che ci siano le meteore sbucate dal nulla (spesso pagando profumatamente chi di dovere), ma durano il tempo di un tuono e finiscono nel dimenticatoio.


ESSERE
Essere o fare? May, è AUT-AUT? «Essere Artista» o «fare l’artista»? Medesima fuffa? Coscienza della stoffa o stessa spocchia? Tutte menate da critico segaiolo? E quelli che si definiscono «artigiani» dello spartito?

Secondo me non si può ‘fare l’Artista’: o lo sei o non lo sei. Puoi fare il musicista, lo scrittore, il pittore ed essere bravissimo, ma non sei automaticamente un Artista. Come non basta ottenere un diploma o un premio, un certificato o una laurea (rimango sul vago) per diventare Artista. Conosco sia musicisti autodidatti che considero Artisti puri, sia musicisti con mille attestati che chiamo “virtuosi dello strumento”: tecnica eccellente, ma passione carismatica? Non pervenuta. Secondo la definizione di Arte, l’Opera deve suscitare: se non lo fa non è Arte. Se non lo sai fare – Artista non puoi essere.




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di questa interessante intervista sul sito:
Moulin Rouge